22 nov 2014

Fleurs



Nei prati o fra le nuvole,
nei vasi raggelati di ferrame,
tra ombre di pineti stretti fra
querce cadenti, su suoni
inanimati di raggi antropomorti,
Fleurs, turbini di colori, spinti
dal soffio blu della vita eterna.
A volte come pietre stonate,
tal altre come carni vellutate,
come rosse schiume esacerbate,
le magiche candele accendono
gli odori spargendo nuovi cori
vorticosi nel cosmico silenzio,
parossismo di follia, baccanali,
divinità danzanti con corone
esasperate, imprigionate, celesti
melodie, ritmi asimmetrici e verdi
alchimie, sesso naturale, plesso quasi
astrale….fleurs…uniche regine.
Oniriche danzanti, non per te che
t’amo ne per voi che odio, per me
tutt’altro e per l’eterno, per l’oggetto.
Maestro, poggia la tua gomma e
col pennello, crea, di vita tinteggiato
mille magie, segna ti prego ancora
sulla carta in bianco e nero della
storia altri colori…altri Fleurs,
riscopri in noi bollenti ardori e
cara avrai la vanagloria.

LdL

Nessun commento: