28 nov 2014

Cosa rimane ?



Cosa rimane di mille nottate ?
Di assenzio imbevute e aromatizzate,
affumicate come vecchie cornici.
Dici che il vento ha soffiato via
i nostri occhi stanchi e cerchiati?
Credi che l’anno ha spazzato le
nostre insane menti appannate ?
Cosa rimane di mille puttane, di
vergini fresche violate ?
forse il ricordo dell’agre sapore,
dell’aroma caldo del piacere ?
Cosa rimane di umili fiere stordite
dal suono chiassoso dell’oppio violento ?
del triste tormento, di Dio in osmosi
coi fiori del male ?
Cosa rimane di baccanali chiassosi e
di allegre serate futuriste ?
Cosa rimane del turgido seno di
ingenui turiste ?
Del dolce sapore di ambrosia,
del nostro non senso del dovere
e dell’ardore che arder ci faceva
senza bruciare mai … cosa rimane ?
Di quella pazzia razionale,
di quella misura con cui perdevamo
la mente tra folle di gente già persa ?
Cosa rimane del genio incarnato in
un calice alzato,… di quel mondo fatato,
di luci, colori, riso e follia…cosa rimane ?
Di magiche ali vitali, della libera linfa
infinita…Libertà, libertè,gridavamo, da tutto
l’umano che come un nano passava gretto e
invisibile sotto i nostri giganti destini.
ora Cosa rimane …. ? 

LdL

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