31 dic 2014

2014 ...


A parte questi ultimi due giorni di bufera ... come è stato questo 2014 che stiamo per metterci alle spalle ???? E' stato un anno di crisi, di assenza di lavoro, di gente che continuava a tirare la cinghia. E' stato un anno di incertezze, di PD al 40%, di malinconia per i bei tempi andati. Si vabbè, caro Luigi ... ma il tuo 2014 come è stato ? Dici a me ? Bhe non lo so. Ho avuto talmente tanto da fare da essere incapace di fare un bilancio. Fammi vedere le foto su facebook in cui mi hanno taggato e ti dico ... un attimo.

Bhe per me è stato come sempre un anno di battaglie, di concerti e di esperienze nuove. Tutto sommato è andato bene. Qualche battaglia l'abbiamo vinta ... anche importante, qualcuna è ancora in corso. Abbiamo suonato tantissimo ed ovunque ... l'ultimo concerto dovrebbe esserci questa sera ... neve permettendo. Ho fatto tantissime esperienze nuove ... qualcuna molto interessante. Pensa che credo di essere riuscito finalmente a comprendere Amedeo Modigliani. Qualcuno questo 2014 me lo ha tolto ... per sempre. Ma la vita è così !!! Per questo non mi guardo mai indietro ... ti saluto 2014 ... non mi manchi perché sei solo una invenzione dell'uomo ... la vita è una linea continua ... ed io amo scandire i periodi con le diverse esperienze vissute e non attraverso convenzioni temporali.

Ad ogni modo ... questa sera divertitevi. Auguri.

30 dic 2014

Oasis - Mucky Fingers

Mentre imperversa una grossa bufera di neve e la gente sta dannandosi tappata dentro le proprie case .... io non ho null'altro da dire che ... it's all right !!!!


26 dic 2014

Era già domani ...

Anche Natale è passato ... e stavo pensando a questo periodo di dieci anni fa. Dieci lunghissimi anni fa a Roma. Dedicavo canzoni agli amori finiti e cercavo di creare, insieme a quattro tremendi amici, emozioni per gli altri. Sembra passato un secolo, il tempo mi ha cambiato vestito, la vita mi ha cambiato le idee e le sensazioni ... però se ci penso bene ... dopo dieci anni sono ancora quel ragazzino li ... con le mie dita su quattro corde a cercare di creare emozioni.





21 dic 2014

Mordecai Richler – La Versione di Barney



Una prosa logorroica, a tratti schizofrenica ci dipinge la versione di Barney Panofsky, personaggio umano ... troppo umano per essere finto.
Il libro si dipana pagina dopo pagina raccontando la vita "allegramente dissipata" di tale Barney, ebreo canadese autore di sitcom, e con accenti di comicità attraversa il salone della vita aprendo delle visioni sulle finestre del malinconico.
La vita di Barney tocca rivoli di quotidianità che ci fanno toccare con mano l'esperienza umana ...  l'amore, il tradimento, il genio, la creatività, il matrimonio, la giustizia, la paternità, la considerazione, l'oblio, l'invidia, l'amicizia, il tradimento, la malattia ... la morte. Ciascuno di noi, compenetrato dalle parole elegantemente snocciolate dal canadese Mordecai Richler, può riconoscersi in un pezzo di Barney. Per questo l'allegria che pervade gran parte del libro diviene man mano più pesante, affannata, riflessiva ... come l'esperienza umana, fatta di gioie e dolori, di giovinezza e vecchiaia, di entusiasmo e stanchezza.
La versione di Barney, oltre ad essere un libro brillante e davvero molto gradevole, è anche fenomeno di costume e, in un certo senso, di culto. Sono sorti, intorno alle sgangherate e zigzagate esperienze romanzesche, cenacoli letterari, forum spontanei di discussione sopratutto in Italia dove il libro è stato un vero e proprio fenomeno letterario.
Il masterpiece di Richler è così umano perché in un certo senso reale. Anche se l'autore ha sempre smentito che si trattasse di un'autobiografia, i punti di contatto tra la vita di Barney e quella di Richler sono davvero molteplici. Un racconto di una vita reale romanzato, ossia arricchito da immagini fatte di desiderata ed esperienze esterne o immaginarie.
Se avete visto il film ... leggete lo stesso questo meraviglioso romanzo, ne vale davvero la pena. Vi lascerà dentro anche qualche immagine di voi stessi.

19 dic 2014

Sting - Dead Man's Boots

Si dice che nei momenti di crisi i giovani, disperati, arrivano a sperare finanche di poter vestire gli stivali da lavoro di chi abbandonerà questa vita.
Questa notte ... è molto triste ... perché ci ha tolto uno dei pochi signori che ho conosciuto nella vita. Forte, elegante, sorridente, sempre con la mano tesa verso coloro che avevano qualche bisogno. Un maestro, una persona pronta a sostenere sempre i sogni della sua terra.
Il Presidente lascia questa terra ... e non ci sarà mai nessuno, giovane o anziano, che potrà mai sperare di prendere il suo posto ... nel cuore delle persone che gli sono passate affianco o che soltanto hanno incrociato per sbaglio il suo sguardo.
Ciao ... 


17 dic 2014

Beautiful night .... beautiful love

Anche se è tardi e avrei voglia di andare a dormire ... volevo lasciarvi questo splendido video del maestro Paul Mccartney. Oltre alla bellezza della canzone quello che colpisce in questa sorta di making of ... è la tenerezza dell'amore vero. Vedere, in alcune parti, con quanta dolcezza Paul è insieme a sua moglie Linda è commuovente. Linda, infatti, era gravemente malata e di li a poco avrebbe lasciato per sempre l'amore della sua vita. Fama, soldi, eccessi ... non sono nulla di fronte ad un grande Amore. 


15 dic 2014

Natale in musica

Per chi ha voglia di sentire i miei gruppi questo è il "calendario delle feste"





Mercoledì 17 - I 5 dell'88 - Caldora (Pacentro)

Venerdì 19 - I 5 dell'88 - Caldora (Pacentro)

Sabato 27 - Lysergic Dream - Soul Kitchen (Sulmona)

Martedì 30 - I 5 dell'88 - Teatro Comunale (Sulmona)

Mercoledì 31 - Veglione di fine anno - I 5 dell'88 - Caldora (Pacentro)



11 dic 2014

Damien Rice

Damien Rice ... perché questa sera mi sento così ... come una docile palla di cannone




10 dic 2014

J. M. COETZEE – Aspettando i Barbari



Un impero che si estende fino ai limiti del globo conosciuto. Un magistrato che amministra la giustizia in un villaggio di frontiera, all’interno di un oasi confinante con il deserto e con il mistero.
Per anni la vita del magistrato corre immobile, sino alla senescenza, tra il monotono lavoro, la lettura dei classici, gli scavi archeologici, le serate con gli amici e con le prostitute.
Le milizie dell’impero, sospinte dalle voci della capitale che “aspetta i barbari”, transitano in quel paese dimenticato per combattere una guerra preventiva contro i nomadi che scendono dal deserto, per fare prigionieri e difendere le frontiere del regno.
Da quel momento il magistrato si troverà a combattere una doppia guerra interiore. La prima tra la sua fedeltà all’impero e quella voce che domanda dignità per i barbari, una voce che squassa l’anima con una tempesta di domande. Non ha forse, questa gente, il diritto di riavere le terre di cui sono stati privati ? Non sono forse nostri simili questi barbari ? Non si può vivere nella pace e nella coesistenza reciproca ?
La seconda guerra, più subdola, è con i suoi sentimenti più intimi. Tra i prigionieri vi è una ragazza verso la quale il magistrato prova una strana forma di richiamo. Amore ? Compassione ? Attrazione fisica ? Emulazione paterna ?
Da magistrato diviene imputato, da servitore dell’impero traditore della sua gente. Costretto alla prigionia solitaria, denigrato, umiliato, affronterà la sua anima da uomo libero senza, però, mai comprendere il significato della propria guerra. Sotto la cenere del suo volere non saprà mai  riconoscere quella voce che squassa l’anima … la voce della coscienza.
Un capolavoro del sudafricano Coetzee, vincitore nel 2003 del Premio Nobel per la Letteratura, che vi porterà tra le polverose e desolate lande della consuetudine umana che aspetta i barbari come aspetta la morte e che procede docilmente ponendosi domande alle quali non avrà mai una risposta.

8 dic 2014

Benjamin Britten - A Ceremony of Carols

Ieri sera sono stato invitato ad un tradizionale concerto Natalizio. Dopo aver vinto la mia naturale ritrosia per questo tipo di eventi, mi sono recato in Santuario con una buona dose di rassegnazione. Mi aspettavo di ascoltare le solite canzoni ... Tu scendi dalle stelle, Jingle bell etc... ed invece ... con enorme stupore ... ho avuto il piacere di ascoltare l'opera di Benjamin Britten, A Ceremony of Carols. Un opera sacra dal sapore medievale (una sorta di Inglese arcaico), ricca di atmosfere misteriose, tipiche dell'Inghilterra dei castelli, dei fantasmi, dei paggi e delle corti. Le dissonanze di cui l'opera è ricca creano una tensione emotiva che ricalca lo stato d'animo dell'autore che ha partorito l'opera mentre era bloccato su una nave circondata dai sommergibili tedeschi, in piena guerra. L'effimerità della vita, la condizione di sospensione, il futuro ignoto ... vengono spazzate dal grido dell'anima che annunacia ... natus est. A dimostrazione che anche nei momenti più duri della vita ... c'è sempre una speranza.


5 dic 2014

Sulmona - La città dell'Amore


 http://fabbricacultura.it/?page_id=7

3 dic 2014

Parole lontane di anni passati



Non devi pianger più perché l’amore
torna . Come un’ ombra di tenerezza
immensa io verrò e una carezza
sul tuo viso sfiorerò con labili sogni.

Sarà come il tempo che è passato ,
come il suono di vecchie cornamuse
mute e polverose che’l vento ha rianimato ,
e con te io varcherò le stanze illuse.

Le onde che morivan sui miei piedi
vibravan nel mio cuore , e’l prato
del ritiro di mio amore era come d’un ambrato
sguardo lieve. Chi sa se ancor egual sono gli arredi ?

Sorridi ancor al pallido candor ?
Che luna questa sera ! La cruna nel mio cor
ancora è aperta si labile violetta
muore in fior. Il grande ciel purtroppo aspetta !

Bisogna che io colga quella rosa …
Offrirtela in isposa al mio candor
é segno dell’amore , del dolce e caro odor
di un giglio ancora in fiore su un abito da sposa.

Non devi pianger più anima mia
perché l’amore torna ! E torna a noi
men vado a lei su di una scia
di limpido furor d’allora.

La calda auror di quella sera
Risuona ancor del tuo addio
E il sogno mio di mera
Spem gemette ! Poi anch’io.

Si ! gemetti anch’io e  oggi
cado ancor , per non più salir ormai.
Tutto è cambiato , niente più resta
Dove sei anima mia ? Forse ormai persa ?

Ho creduto in te , ho sperato …
Ho sognato un cielo azzurro ,
un viso dolce e sorridente
un vento lieve per i miei occhi.

Ho chiamato la mia vita , più in alto delle
nuvole ti ho cercata con la mente.
Nell’azzurro ho gridato il tuo nome , nel vento
viaggiano le mie parole lontane….. di anni passati.


LdL