Non scrivo mai i miei pensieri prima di aver finito di leggere un libro. Questa volta no. Perché, come nella vita, le cose possono essere analizzate prima di essere scoperte, prima di sapere come vanno a finire.
Sono stato letteralmente travolto dalla lettura di questo romanzo. La critica lo presenta come il peggior esempio del grande Vargas Llosa ... e allora ? Chi se ne importa della critica. Io lo adoro prima ancora di averlo finito di leggere.
Sullo sfondo degli anni 60 ... una indimenticabile storia d'Amore travolge Riccardo, un uomo medio, indistingubile dalla massa. Questo uomo medio è innamorato sin da adolescente di una ragazza bellissima, misteriosa ... tanto da divenire la sua unica, viva, palpitante, ossessione di uomo medio.
La ragazza, Lily, le regala momenti di passione entusiasmante e poi ... come tutte le ragazze cattive ... scompare tra le pieghe della trama.
La storia è mentalmente avvicente perché la donna continua a riapparire nella vita di Riccardo, in ogni stagione della sua vita ... per regalargli momenti di passione. Riappare sotto altre identità cangianti ... dona amore ... e poi scompare di nuovo.
Il povero uomo medio, portato per natura a subire l'Amore ... vive momenti di estremo sconforto in attesa del ritorno di un raggio di sole. Si fa palpabile la disperazione, quella condizione dell'animo che solo l'Amore più crudele sa creare ... la condizione di chi ama sapendo di non essere amato ... eppure ha bisogno di perdersi nel respiro dell'altro ... pur sapendo di respirare veleno.
La fine del romanzo la scopriremo insieme. Io personalemente, al di la della trama di contorno, sono curioso di scoprire come evolverà l'animo di Riccardo. Si riapproprierà della propria vita o continuerà a vivere le proprie atroci sofferenze d'Amore. E poi ... siamo sicuri che la vita di Riccardo non sia per lui bella proprio per questo ... ossia perché lo fa perdere nel mare della sofferenza d'Amore ... quel mare che ogni tanto fa assaporare i caldi raggi del sole della passione ?
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