
Da qualche anno il pomo della discordia sembra essere l’unico elemento che riesce ad accomunare le coscienze Italiane.
Stiamo diventando una nazione (con la n minuscola) estremamente capace nella sottolineatura delle differenze, delle discordie che nella vita quotidiana sono idonee a dividerci sempre di più, soggetti contro soggetti, gruppi contro gruppi …. senza un vero senso, senza un vero fine in maniera poco costruttiva e poco benefica per ciascuno.
Prodi contro Berlusconi (sembra essere questa contrapposizione il massimo pensiero della politica nostrana), laici contro cattolici (come se il senso religioso ispirasse divisione violenta delle coscienze,) lavoratori contro imprenditori (che in fin dei conti sono sulla stessa barca), CONFINDUSTRIA contro sindacati (con le relative collusioni), tifosi contro polizia, belli contro brutti (nel circuito mediatico), ricchi contro poveri, studenti e genitori contro i professori, figli contro genitori, giovani contro vecchi, Nord contro Sud, politici contro magistrati e chi più ne ha più ne metta.
Ogni elemento del vivere quotidiano diventa motivo di divisione e non per senso ideologico (le bandiere della ideologia nascondono un mondo povero, un obbrobrio della ragione), ma per mero vuoto di riflessione, per pura accidia, per invidia, per arroganza, per mancanza di volontà….tutti sentimenti che fanno remare la ragione verso il lato opposto dove la stessa pensa di poter arrivare…..se siamo impegnati solo a difendere ciecamente noi stessi, il nostro gruppo, alla fin fine facciamo male anche a noi stessi ed al nostro gruppo.
Anche nelle varie realtà locali, nei paesi (compresi i nostri) la situazione è molto simile ed in alcuni casi addirittura accentuata; il microcosmo è lo specchio del cosmo in cui vive e viceversa.
Bisogna avere l’umiltà ed il coraggio di dire basta. Piuttosto che sforzarci di trovare divisioni impegnamoci a ricercare ciò che ci accomuna….ricostruiamo una idea di comunità Sana, che sa stare insieme per il bene di tutti.
Riscopriamo i valori che al di la delle differenze di pensiero ci accomunano, portiamo avanti in politica progetti condivisi oggettivamente, affrontando i problemi con serietà e responsabilità, costruiamo una nuova cultura della collaborazione, ridiamo speranza al nostro Paese...chi vuole bene alla propria terra a se stesso ed agli altri ha il dovere morale di provarci.
Facciamo tutti un passo indietro, quando necessario, per far fare alla nostra comunità un passo avanti e la nostra italietta frantumata diverrà finalmente l’Italia….Il nostro caro e amato bel paese.
Stiamo diventando una nazione (con la n minuscola) estremamente capace nella sottolineatura delle differenze, delle discordie che nella vita quotidiana sono idonee a dividerci sempre di più, soggetti contro soggetti, gruppi contro gruppi …. senza un vero senso, senza un vero fine in maniera poco costruttiva e poco benefica per ciascuno.
Prodi contro Berlusconi (sembra essere questa contrapposizione il massimo pensiero della politica nostrana), laici contro cattolici (come se il senso religioso ispirasse divisione violenta delle coscienze,) lavoratori contro imprenditori (che in fin dei conti sono sulla stessa barca), CONFINDUSTRIA contro sindacati (con le relative collusioni), tifosi contro polizia, belli contro brutti (nel circuito mediatico), ricchi contro poveri, studenti e genitori contro i professori, figli contro genitori, giovani contro vecchi, Nord contro Sud, politici contro magistrati e chi più ne ha più ne metta.
Ogni elemento del vivere quotidiano diventa motivo di divisione e non per senso ideologico (le bandiere della ideologia nascondono un mondo povero, un obbrobrio della ragione), ma per mero vuoto di riflessione, per pura accidia, per invidia, per arroganza, per mancanza di volontà….tutti sentimenti che fanno remare la ragione verso il lato opposto dove la stessa pensa di poter arrivare…..se siamo impegnati solo a difendere ciecamente noi stessi, il nostro gruppo, alla fin fine facciamo male anche a noi stessi ed al nostro gruppo.
Anche nelle varie realtà locali, nei paesi (compresi i nostri) la situazione è molto simile ed in alcuni casi addirittura accentuata; il microcosmo è lo specchio del cosmo in cui vive e viceversa.
Bisogna avere l’umiltà ed il coraggio di dire basta. Piuttosto che sforzarci di trovare divisioni impegnamoci a ricercare ciò che ci accomuna….ricostruiamo una idea di comunità Sana, che sa stare insieme per il bene di tutti.
Riscopriamo i valori che al di la delle differenze di pensiero ci accomunano, portiamo avanti in politica progetti condivisi oggettivamente, affrontando i problemi con serietà e responsabilità, costruiamo una nuova cultura della collaborazione, ridiamo speranza al nostro Paese...chi vuole bene alla propria terra a se stesso ed agli altri ha il dovere morale di provarci.
Facciamo tutti un passo indietro, quando necessario, per far fare alla nostra comunità un passo avanti e la nostra italietta frantumata diverrà finalmente l’Italia….Il nostro caro e amato bel paese.
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