9 gen 2008

Il sogno Americano

Ci sono persone mediocri che fanno politica per inerzia e per fini materiali. Ci sono persone che riescono ad incidere nelle decisioni politiche migliorando il vivere quotidiano della gente, ci sono affaristi e persone che fanno quello che amano e amano quello che fanno. Ci sono state milioni di persone che nella storia hanno avuto il privilegio di decidere per tutti gli altri e che oggi nessuno ricorda ..... ci sono persone che invece rimarranno per sempre nei cuori della Gente, come dei miti, perchè Loro la Gente l'hanno amata veramente. Robert Kennedy è uno di loro .... Bob era e rimarrà per sempre un mito, un esempio da seguire.
Come poter dimenticare il docile ardore di questo eterno ragazzo dal sorriso facile e dalla tenacia fuori dal comune, come non restare colpiti dai suoi comizi, dalle sue magiche parole che non erano semplici idee ma la voce del cuore di Uomo che parlava ai suoi simili.
Sognava un'America ed un modo che andasse verso l'Amore e la Giustizia tra le persone, sognava un percorso privo di amarezza, odio, violenza e desiderio di vendetta. Desiderava l'uguaglianza tra le persone ed un senso di giustizia per i sofferenti. Il sistema gli aveva ammazzato l'amato fratello e Lui ha sempre trovato il coraggio di parlare di compassione, di docile comprensione, di saggezza.
Era ricco ma non aveva paura di stringere la mano alle persone più umili, era potente ma non ha mai avuto alcun dubbio su quale fosse la propria missione che gli si era sempre materializzata negli sguardi della gente che ha bisogno di un aiuto.
Era docile ma anche molto coraggioso .... tanto coraggioso che per il suo Sogno, per il sogno di un mondo intero non ha avuto mai alcuna paura arrivando a safricare la propria vita per un futuro migliore.
Grazie Bob, sei l'esempio di mille generazioni di politici, sei il mio esempio.

« Ci sono coloro che guardano le cose come sono, e si chiedono perché..... Io sogno cose che non ci sono mai state, e mi chiedo perché no. » (Robert Kennedy citando Shaw)

8 gen 2008

L’italietta delle eterne divisioni


Da qualche anno il pomo della discordia sembra essere l’unico elemento che riesce ad accomunare le coscienze Italiane.
Stiamo diventando una nazione (con la n minuscola) estremamente capace nella sottolineatura delle differenze, delle discordie che nella vita quotidiana sono idonee a dividerci sempre di più, soggetti contro soggetti, gruppi contro gruppi …. senza un vero senso, senza un vero fine in maniera poco costruttiva e poco benefica per ciascuno.
Prodi contro Berlusconi (sembra essere questa contrapposizione il massimo pensiero della politica nostrana), laici contro cattolici (come se il senso religioso ispirasse divisione violenta delle coscienze,) lavoratori contro imprenditori (che in fin dei conti sono sulla stessa barca), CONFINDUSTRIA contro sindacati (con le relative collusioni), tifosi contro polizia, belli contro brutti (nel circuito mediatico), ricchi contro poveri, studenti e genitori contro i professori, figli contro genitori, giovani contro vecchi, Nord contro Sud, politici contro magistrati e chi più ne ha più ne metta.
Ogni elemento del vivere quotidiano diventa motivo di divisione e non per senso ideologico (le bandiere della ideologia nascondono un mondo povero, un obbrobrio della ragione), ma per mero vuoto di riflessione, per pura accidia, per invidia, per arroganza, per mancanza di volontà….tutti sentimenti che fanno remare la ragione verso il lato opposto dove la stessa pensa di poter arrivare…..se siamo impegnati solo a difendere ciecamente noi stessi, il nostro gruppo, alla fin fine facciamo male anche a noi stessi ed al nostro gruppo.
Anche nelle varie realtà locali, nei paesi (compresi i nostri) la situazione è molto simile ed in alcuni casi addirittura accentuata; il microcosmo è lo specchio del cosmo in cui vive e viceversa.
Bisogna avere l’umiltà ed il coraggio di dire basta. Piuttosto che sforzarci di trovare divisioni impegnamoci a ricercare ciò che ci accomuna….ricostruiamo una idea di comunità Sana, che sa stare insieme per il bene di tutti.
Riscopriamo i valori che al di la delle differenze di pensiero ci accomunano, portiamo avanti in politica progetti condivisi oggettivamente, affrontando i problemi con serietà e responsabilità, costruiamo una nuova cultura della collaborazione, ridiamo speranza al nostro Paese...chi vuole bene alla propria terra a se stesso ed agli altri ha il dovere morale di provarci.
Facciamo tutti un passo indietro, quando necessario, per far fare alla nostra comunità un passo avanti e la nostra italietta frantumata diverrà finalmente l’Italia….Il nostro caro e amato bel paese.