21 feb 2009

La mia intervista pubblicata sul libro La Volpe e l'Uva

Questo è il testo della mia intervista (risalente a quasi un anno fa) pubblicata sul libro "La Volpe e L'Uva" una raccolta di idee dei giovani del nostro territorio per lo sviluppo e per il futuro della nostra terra :
SERVIZI comuni per una città territorio
Luigi Di Loreto, oggi consigliere comunale di opposizione al Comune di Pratola Peligna, ha masticato politica fina da giovanissimo, spinto da una passione naturale per la cosa pubblica. E' stato componente della Direzione Nazionale dei giovani dell'Udc dal 2003 al 2005 e membro della segreteria provinciale dell'Aquila.
Nelle ultime elezioni politiche, invece, la rottura. "Non ho condiviso la scelta terzaforzista di Casini-spiega-ed ho deciso di restare nel centrodestra, schierandomi con le posizioni incarnate dalla Pdl. Una scelta chiara-aggiunge-perchè io sono per l'alternativa secca: o si sta da una parte o dall'altra. Questo però-precisa-non vuol dire che sono diventato un militante della Pdl così come è oggi strutturata".
Le sue analisi sulla realtà del territorio peligno sono piuttosto precise. "La crisi che sta vivendo il Centro Abruzzo-nota Di Loreto-è una realtà ed è grave. Tuttavia-continua-tutto questo, paradossalmente, ha salvato un ambiente, un territorio che dal punto di vista della prospettiva di valorizzazione tuistica non ha nulla da invidiare a territori analoghi di altre regioni d'Italia. E' da qui che bisogna ripartire-aggiunge-per costruire una nuova prospettiva di sviluppo, senza attendere all'infinito aiuti dall'esterno o grandi investimenti industriali che non arriveranno perchè oggi la prospettiva di chi investe nell'industria è quella della ricerca di mercati dove la manodopera è a basso costo" e poi puntualizza : "Basilare, per la creazione di un circuito virtuoso è quella di attirare utenza turistica da fuori. Già oggi questo avviene in maniera spontanea, figurarsi quello che potrebbe riservarci una promozione programmata e mirata".
Di Loreto ha una ricetta precisa: "Occorre una strategia condivisa fra tutti i Comuni del territorio. A partire dalla realizzazione di una vera e propria Unione di Comuni. Tutto questo porterebbe alla razionalizzazione ed alla riduzione delle spese, una vera boccata di ossigeno per le casse dei municipi, con la messa in comune di molti servizi. Credo che bisogna sfatare un tabù che affonda nel campanilismo imperante: 15 comuni in un territorio di soli 60.000 abitanti sono francamente troppi". E poi continua: "Una scelta del genere libererebbe risorse che potrebbero essere utilizzateper progettare lo sviluppo. Ma non singoli progetti, magari ripetitivi, che non creano economia e non fanno circolare richezza. Penso a progetti d'area, ai quali contribuiscano più comuni". "Se il territorio è unito, ogni singola realtà ha l'obbligo di seguire la vocazione che più le è propria". Ad esempio occorre utilizzare l'opportunità offerta dalla presenza, sul territorio di Pratola, del casello autostradale. "L'amministrazione Di Bacco-spiega-aveva avuto l'intuizione della creazione dell'area di servizi di fronte al casello. Oggi quel progetto stenta a decollare per molti motivi. Credo che uno di questi-precisa-possa essere inquadrato così: un progetto di quel tipo non può essere appannaggio di un singolo comune ma deve essere condivisofra più comuni. la mia proposta è di agganciare quell'idea e svilupparla come una opportunità d'area che coinvolga, insieme a Pratola, i comuni delle Terre dei Peligni(Raiano, Corfinio, Vittorito e Prezza) e perchè no anche Sulmona". Per quest'ultima, invece, Di Loreto suggerisce una funzione inedita. "Sulmona-ricorda Di Loreto- è città di arte e cultura. A questa vocazione deve credere davvero e perseguirla fino in fondo. Ecco allora che io vedo per essa un ruolo di città universitaria, al servizio dell'intero territorio. Mi rendo conto che l'Università sulmonese è oggi in funzione assolutamente embrionale ma se ci si crede davvero questo particolare aspetto della città può crescere". Di Loreto appartiene alla leva di quei giovani amministratori che si propone come alternativa ad una classe dirigente giudicata da tutti vecchia e dotata di una non sufficiente fantasia politica. "E' vero-nota-la generazione dei cinquantenni, ma anche quella immediatamente precedente la mia, ha mostrato dei limiti. Altrimenti la Valle Peligna non sarebbe arrivata alla situazione socio economica e di rappresentatività politica nella quale si trova oggi". Ma poi aggiunge: "Credo però che anche noi giovani dobbiamo darci una regolata. Spesso-sottolinea Di Loreto-anche noi facciamo tante belle parole, aspiriamo al ricambio, ma non siamo conseguenti. Andiamo avanti ognuno per conto proprio, con gelosia, senza coordinamentom senza un momento di confronto che ci faccia scoprire se abbiamo idee comuni, se abbiamo una visione unitaria della zona e dei suoi problemi. Occorre fare una serie di incontri per creare quell'unità che sola può farci uscire dalla crisi".

Auguri Luca


Faccio i mei migliori auguri al nostro amico Luca Ricciuti che, con 5.655 voti è divenuto Consigliere Regionale e presidente della Commissione Lavori Pubblici ed autonomie locali.
Che tu possa fare un buon lavoro per la gente di questa nostra Regione che ha tanto bisogno di essere rappresentata davvero attraverso una voce equilibrata e forte che sappia mettere sul tavolo della discussione i problemi reali ... una voce attenta alle esigenze della società e sopratutto dei più deboli ... una voce il cui timbro somiglia proprio .... al tuo timbro.